Taglio prati e potatura siepi e piante

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Verde 2000 si occupa del taglio dei prati, della potatura di siepi e piante, anche in tree climbing, e dell’abbattimento di alberi in aree verdi di ogni genere in tutte le province della Lombardia. Per la vostra gestione del verde contattate Verde 2000: siamo a vostra disposizione per consigli, informazioni, o un sopralluogo!

Il taglio del prato tradizionale o in rotoli e la potatura di piante e siepi sono due fra le fasi più essenziali della manutenzione del verde nei giardini. Pur potendo sembrare infatti operazioni molto semplici, un servizio professionale di taglio e sfalcio dell’erba nel prato e di abbattimento degli alberi e delle piante, sia d’alto fusto che per siepi e cespugli, è fondamentale per non rischiare di danneggiare gravemente la salute delle piante e quindi l’estetica dell’intero giardino.

 

Perché affidarsi a un servizio tecnico professionale

La gestione, il mantenimento e la cura dei prati, delle siepi, e degli alberi sono fra gli elementi più importanti del giardinaggio. Perché ogni lavoro fra quelli elencati venga svolto nel migliore dei modi, tuttavia, servono competenze su attrezzature e mezzi meccanici, formazione, conoscenza di tecniche specifiche, e un atteggiamento da veri professionisti: nel giardinaggio non è possibile improvvisarsi se si desiderano risultati soddisfacenti.

Solo giardinieri esperti e competenti, quindi, sono in grado di eseguire i lavori necessari per garantire che il prato sia effettivamente tagliato con la giusta frequenza e mantenuto in perfette condizioni, la potatura delle siepi e degli alberi sia effettuata nei giusti periodi e con metodi che li irrobustiscano, e l’eventuale abbattimento di una pianta sia svolto secondo le tecniche e le modalità di sicurezza necessarie, e soltanto su alberi per i quali non ci sono altre soluzioni.

 

I nostri operatori

Quando vi rivolgete a Verde 2000, sapete che state affidando il vostro giardino e il suo mantenimento a operatori esperti e specializzati, in grado di offrirvi un servizio di reale tutela del verde: servizi di potatura, di taglio prati, di abbattimento piante che puntino non soltanto al mantenimento, ma a migliorare l’aspetto e la salute delle vostre piante.

Ogni nostro operatore professionista riceve costante formazione su attrezzature, tecniche e metodi di servizio e d’intervento, così da poter eseguire tutte le operazioni necessarie in piena sicurezza e sapendo come affrontare eventuali imprevisti.

 

Il taglio dei prati

Gli spazi verdi sono spazi vivi, e la loro cura è quindi complessa e articolata. Creare un prato non è un’operazione istantanea, né una che si possa dire mai conclusa: se all'inizio si sarà dovuto provvedere allo sviluppo del manto erboso, di settimana in settimana, la crescita dell’erba – stimolata da un appropriato impianto di irrigazione – porterà alla necessità di operare un primo taglio erba, operazione che di lì in poi dovrà ripetersi regolarmente col passare dei giorni.

La tosatura dell’erba nei giardini e nei parchi ha infatti due funzioni fondamentali. Da un lato è sicuramente un’operazione estetica, perché l’erba troppo alta è sgradevole alla vista e disordinata; dall'altro, forse ancora più importante, ha uno scopo igienico, perché il taglio regolare dei prati evita che nell'erba alta si annidino insetti e roditori dannosi. All'operazione di tosatura e sfalcio, condotta con appositi strumenti, segue poi lo smaltimento dell’erba tagliata, così da lasciare il prato in condizioni perfette.

Sempre più importante, negli ultimi anni, si sta poi facendo la pratica del taglio prati con tecnica mulching. Questa consiste nel taglio del prato con macchine multilama in grado di sminuzzare i fili d’erba in piccoli frammenti, che anziché essere smaltiti possono essere lasciati direttamente sul terreno, dove risultano praticamente invisibili. Oltre all'evidente vantaggio sul fronte dei tempi e dei costi, dato che vengono eliminate tutte le operazioni di raccolta e di smaltimento, i frammenti d’erba vanno così a svolgere una funzione di autoconcimazione del prato, aiutandone la crescita sana e rigogliosa. Per questo motivo il taglio dell’erba in modalità mulching va a creare una situazione positiva, che ricalca per certi versi il normale ciclo della crescita e sviluppo dell’erba in un prato naturale.

 

Il taglio erba silenzioso ed ecologico, con tosaerba elettrici e non inquinanti

Sono numerose le situazioni nelle quali il rumore dei tosaerba per lo sfalcio dei prati, prolungandosi per diverse ore, può risultare sgradevole o addirittura – pensiamo a case di cura e ospedali – causa di disturbo grave. In questi casi, Verde 2000 impiega appositi tosaerba per superfici di piccole dimensioni, silenziosi, che sostituendo al tradizionale motore a scoppio dei sistemi a batteria permettono di effettuare l’intera operazione del taglio dell’erba generando bassissimi livelli di rumore. Non avendo motori a scoppio, inoltre, questi tosaerba presentano anche livelli di emissioni inquinanti prossimi allo zero, il che li rende la soluzione ideale per un giardinaggio ecosostenibile come sempre più spesso viene richiesto per un maggior rispetto dell’ambiente.

 

Le complessità del taglio erba

Si pensa spesso che tagliare l’erba nel prato di casa propria sia una delle più banali e semplici operazioni di giardinaggio che esistano. Al contrario, il taglio dell’erba è un lavoro complesso, che ha le sue regole e le sue cautele.

Cominciamo con un concetto essenziale: quando bisogna tagliare l’erba? La risposta più corretta è che per avere un prato bello e sano bisogna effettuare il taglio erba più spesso possibile. Questo vale sia per l’estate che per l’inverno: dovremmo operare ogni volta che l’erba supera la lunghezza di una decina di centimetri. Questa operazione infatti riporta il prato all’altezza dove è più efficiente, e lo mette quindi in grado di addensarsi e allargarsi. Se la frequenza del taglio erba deve però essere alta, non significa che ogni momento sia quello giusto: bisogna evitare di tagliare l’erba nelle ore più calde delle giornate estive , così come in inverno in presenza di brina o gelate. È poi sempre meglio non tagliare il prato quando l’erba è troppo umida.

 

A che altezza bisogna tagliare il prato?

Il taglio erba, abbiamo visto, deve essere frequente: questo non significa che debba essere sconsiderato. Idealmente l’erba va mantenuta ad un’altezza di una decina di centimetri al massimo; un’erba più lunga o più corta genera invece problemi. Se infatti effettuiamo un taglio erba troppo corto – diciamo sotto i sei centimetri – stiamo esponendo il prato al rischio di malattie fungine e agli attacchi delle infestanti, oltre a renderlo vulnerabile agli stress termici: in generale, è sempre valida la regola che i fili d’erba sono lo strumento con cui la pianta si nutre di energia solare, e quindi mutilarli eccessivamente la mette in pericolo. Allo stesso modo un taglio troppo scarso – oltre la decina di centimetri di cui parlavamo prima – indebolisce il prato e crea il pericolo che vi si stabiliscano insetti e roditori.

Fa eccezione il primo taglio erba di un nuovo prato; in questo caso, dato che le piante saranno inizialmente ad altezze diseguali, è consigliabile attendere che tutte le parti del manto erboso, anche le più basse e sottili, si irrobustiscano crescendo quanto le altre. Per un primo taglio del prato, che peraltro dev'essere leggerissimo, conviene attendere anche i dodici centimetri d’altezza, e limitarsi a pareggiare le altezze, così da stimolare una nuova crescita più robusta.

 

La potatura di piante e siepi e il Tree Climbing

Anche in questo caso, parlando di potatura degli alberi e dei cespugli si parla di un’operazione che ha due funzioni. Se infatti quella più facilmente riconoscibile è quella estetica – siepi troppo caotiche o piante d’alto fusto dalla forma disordinata sciupano l’estetica di un giardino – dall’altra una manutenzione professionale, condotta in maniera esperta e professionale, permette di irrobustire gli arbusti da siepe e gli alberi sia ornamentali che da frutto, aumentandone salute e produttività. Importantissimo quindi, per evitare di arrecare danni anche molto gravi alla pianta, far condurre queste operazioni da un esperto.

Questi saprà in quale periodo è meglio operare, una risposta che cambia da situazione a situazione. Se è infatti vero che il periodo più indicato per la potatura di arbusti e alberi è l’inverno, va detto che una conoscenza approfondita del ciclo e del riposo vegetativo della pianta, insieme all’esperienza rispetto ai risultati anche estetici che si vogliono ottenere, può suggerire fasi e stagioni diverse perché la delicata operazione vada a buon fine.

Oltre a ciò, anche l’operazione pratica della potatura delle piante d’alto fusto così come degli arbusti – sia che abbia lo scopo di regolare i rami, sia quello di definire interamente la forma di un albero – deve essere condotta da uno specialista, dato che tagli indiscriminati possono arrecare gravi danni. Andranno impiegati solo strumenti perfettamente affilati, e l’operatore dovrà saper distinguere quali rami devono essere lasciati crescere e quali recisi. Particolare attenzione deve poi essere posta nel caso si renda necessaria un’attività di potatura in Tree Climbing, compito particolarmente delicato e non privo di pericoli, per svolgere il quale sono richieste specifiche certificazioni. Arrampicandosi sull’albero tramite corde, all’interno della chioma, l’operatore potrà effettuare un alleggerimento del palco di rami e nel frattempo preservare la forma desiderata della pianta, così da non comprometterne l’estetica ma allo stesso tempo salvaguardarne la salute.

Il risultato sarà un giardino ordinato e gradevole, con piante sane e robuste. Potando i rami secchi ed eliminandoli si alleggerisce la pianta, privandola di peso morto e quindi contribuendo alla sua salute; oltre a questo, l’eliminazione del secco contribuisce ad aumentare il passaggio di aria e luce fra i rami, favorendo una crescita rigogliosa.

 

Quando bisogna procedere alla potatura della siepe o delle piante?

Ma allora quando potare? In generale, per potare una siepe o qualsiasi altra pianta bisogna conoscere e tenere conto del suo periodo di riposo vegetativo: questo ci lascia come finestra di tempo primaria quella che va dall’autunno fino alla fine della primavera, e quindi un periodo compreso fra fine settembre e fine maggio. Questo perché normalmente una pianta, entro la fine dell’estate, ha completato la fioritura e fruttificato e si sta preparando ad entrare in fase di riposo fino al marzo successivo; ci sono però diverse eccezioni, innanzitutto quelle rappresentate dalle cosiddette “potature verdi”. In generale, ad ogni modo, quella di tutelare la nascita dei fiori e delle gemme è una priorità elevata.

Cominciamo quindi con le potature tipiche dell’autunno, appena concluso agosto. Le piante più adatte a ricevere una potata in questi mesi sono le conifere e le piante a foglie caduche; per le prime sarà bene procedere alla potata solo ove sia necessario, per le caducifoglie bisognerà operare non più di una volta ogni due anni e attendere in ogni caso la caduta delle foglie. Oltre a ciò è il momento perfetto per la potatura delle siepi e di certi arbusti: per le piante sempreverdi una passata di cesoie è una fondamentale operazione di mantenimento.

Proseguiamo poi con le stagioni: cosa si può potare in inverno? Più che alla potatura delle siepi, la stagione fredda si presta bene alla potatura alberi, e in particolare è ideale per potare gli alberi da frutto. L’accumulo dei rami tagliati dalle cesoie del giardiniere potrà inoltre in questo momento dell’anno essere prezioso per ottenere una buona scorta di legna da ardere. Andremo quindi a tagliare i rami delle pomacee e i kiwi, che hanno già finito di fruttificare; è un ottimo momento anche per sfoltire i rami della vite. Per quanto riguarda la potatura alberi in tree climbing, per le piante d’alto fusto, è il periodo perfetto per potare i rami dei salici.

I mesi successivi sono quelli della primavera. Con il mese di marzo inizia la stagione tradizionalmente dedicata ai grandi lavori di potatura delle siepi e degli alberi d’alto fusto, ma l’avvertenza più importante è che in generale bisogna sempre tagliare prima che siano spuntate le foglie e i germogli. Nella potatura della siepe occorrerà avere però qualche cautela in più, e aspettare che termini la prima fioritura prima di potare gli arbusti a fioritura precoce; questo ce ne garantirà una molto più rigogliosa per l’anno a venire. La regola qui, a ridosso della fine del riposo vegetativo, è sempre la stessa; occorre la massima cautela nell’usare le cesoie, perché le piante potate nel momento sbagliato possono rimanere gravemente danneggiate, o quantomeno vedere completamente compromessa la loro fioritura. Per gli alberi da frutto, potremo procedere a tagliare i rami di prugno, albicocco, pesco e ciliegio; così potati, gli alberi saranno più vigorosi e protetti da molte malattie tipiche.

Passiamo quindi per finire alle piante che è possibile potare fra giugno e agosto, fino alla fine dell’estate. È una stagione in cui è possibile procedere sia alla potatura della siepe e degli arbusti che a tagliare i rami degli alberi d’alto fusto. Così potati, alberi e arbusti potranno rinforzarsi e rinfoltire la chioma.

 

I costi della potatura di alberi e siepi

Un’operazione tanto specialistica non può corrispondere a costi eccessivamente ridotti: questi devono anzi far sospettare della qualità del lavoro svolto, dove invece la competenza è come abbiamo visto fondamentale. Oltre a questo, in casi particolari è necessario effettuare operazioni di manutenzione delle piante particolarmente complesse, come la manutenzione di pareti vegetali e verde pensile tramite piattaforma aerea, o ancora lavori di potatura su alberi d’alto fusto con la tecnica del Tree Climbing con fune: si tratta di interventi che richiedono misure e competenze particolari, e quindi più costose, di cui nostro personale dispone.

Ciò detto, naturalmente l’effettiva quantità di piante su cui intervenire è uno dei fattori più determinanti nel calcolo di un preventivo; molto spesso è conveniente discutere un contratto di interventi di potatura e manutenzione del verde periodici, così da ottimizzare costi e risultati. Naturalmente, a operazioni concluse, è sempre previsto lo smaltimento di tutti gli sfalci risultanti.

 

L’abbattimento degli alberi

La rimozione o abbattimento di un albero è un'operazione di eliminazione totale della pianta. Come tale, è regolamentata da precise leggi, che vanno sia a preservare il verde in generale, come bene pubblico per l'ossigenazione dell'aria, sia le modalità specifiche di lavoro per ragioni di sicurezza; l’abbattimento alberi presenta infatti potenziali pericoli da non sottovalutare.

Sotto l’aspetto delle pratiche necessarie per l’abbattimento alberi, innanzitutto, va considerato in generale un doppio aspetto: la tutela ecologica e il vincolo paesaggistico. La legge sull’autorizzazione paesaggistica è chiara: l'abbattimento di qualsiasi albero abbia un tronco superiore agli 80 cm di diametro - oppure di altezza superiore ai 130 cm - richiede sempre il rilascio di un permesso da parte del Comune, anche se la pianta sorge all'interno di una proprietà privata. Questa necessità vale per l’eliminazione di qualsiasi genere di albero, che si tratti di conifere come i pini, di sempreverdi, o di qualsiasi altra pianta arborea. Si tratta ad ogni modo di un documento di costo ridotto, limitato ad una marca da bollo.

Queste norme, come dicevamo, hanno un aspetto di tutela del paesaggio, ma anche un elemento di tutela ecologica, dato che l’abbattimento di un albero va inevitabilmente a compromettere l’ossigenazione dell’aria nella zona. È anche per questo che tale genere di autorizzazione è richiesto sia che si stia operando nella piazza di una città, sia che si vada a toccare una pianta interamente contenuta in una proprietà privata.

Vige comunque anche per l’abbattimento delle piante più piccole di tali misure (per le quali non occorre l'autorizzazione del Comune) l'obbligo di procedere sempre in piena sicurezza. Fa eccezione alla regola sulla richiesta di permesso solamente la situazione in cui l'albero sia danneggiato e già rischi di cadere, causando così danni a cose o persone: in tal caso corre l'obbligo di agire al più presto ed eliminare la pianta prima della caduta - senza dunque richiedere permessi - ma mettendo in ogni caso sempre in sicurezza l'area prima di abbattere.

Com'è evidente dal quadro normativo relativo all'abbattimento degli alberi, siamo di fronte ad un'operazione che non è facilmente eseguibile da chi non abbia esperienza. Un giardiniere esperto vi dirà che le ragioni solitamente valide per provvedere all'abbattimento di un albero sono tre:

  •   una situazione di sicurezza, nella quale un albero - ad esempio con una chioma molto grande ma non molto solido - rischia di cedere e causare danni cadendo, ad esempio per via del vento. Anche in questo caso, l’abbattimento diventa necessario solo se non è possibile effettuare un’operazione di consolidamento della pianta;
  •   una situazione nella quale l'espansione molto rapida delle radici dell'albero sta danneggiando vialetti o aree cementate, e anche se non c’è alcun rischio di caduta naturale di fatto si sta compromettendo una proprietà comune;
  •   infine una situazione di malattia dell'albero, nella quale la salute della pianta è tanto compromessa che neppure una buona potatura permetterebbe di rinvigorirlo.

In tutti questi casi, il costo effettivo della rimozione dell'albero varia significativamente in base alle dimensioni della pianta e alla sua posizione, che può richiedere diverse operazioni per la messa in sicurezza. L'abbattimento di alberi e piante di alto fusto che richiedano l'utilizzo di particolari strumenti e un'elevata competenza può costare anche il quadruplo rispetto a quello di alberelli di dimensioni ridotte.

 

Abbattimento alberi: tecnica al piede e abbattimento controllato, sia con PLE che in tree climbing

Esistono due tipi di abbattimenti degli alberi, e la scelta di quale utilizzare dipende essenzialmente dalle condizioni in cui si trova la pianta.

La prima modalità di abbattimento alberi, e la più nota e immediata, è quella cosiddetta "al piede". In un abbattimento di questo tipo l’operatore taglia l’albero alla base, così da controllarne e direzionarne la caduta; una volta che la pianta si è abbattuta a terra, si procede alla raccolta e alla pulizia dell’area. Non sempre tutta via è possibile applicare questo metodo.

Negli spazi esterni delle città, ad esempio – pensiamo ad una piazza, ma anche ad un giardino privato, potenzialmente – è possibile che l’albero da eliminare non possa essere sottoposto al normale abbattimento al piede, perché ad esempio non c’è lo spazio necessario per permettere la caduta della pianta senza urtare e danneggiare gli edifici circostanti, o perché le ramificazioni della pianta sono tanto estese ed intrecciate con quelle di alberi vicini da non permettere che cada. In queste situazioni  è necessario ricorrere a quello che si denomina abbattimento alberi controllato, che consiste in una sorta di smontaggio dell’albero in diversi pezzi – ad esempio i vari rami, e diversi blocchi del tronco – così da permetterne una caduta ordinata in un’area ridotta. Gli abbattimenti di questo tipo possono essere messi in atto con due diverse modalità.

La prima modalità di abbattimento alberi controllato è quella che prevede l’impiego di piattaforme aeree, o PLE. Operando in sicurezza da queste piattaforme, i tecnici specializzati possono effettuare il taglio delle varie sezioni dell’albero e provvedere a farle arrivare a terra, in caduta libera se possibile o altrimenti assicurandole e calandole lentamente tramiti corde e funi.

La seconda modalità di abbattimento alberi controllato è quella che viene definita "abbattimento in tree climbing". L’abbattimento in tree climbing è un’operazione che si mette in atto quando non è possibile raggiungere in alcun modo l’albero da abbattere ed eliminare con le piattaforme di cui parlavamo poc'anzi. In questi casi è necessario che gli operatori effettuino una vera e propria arrampicata dell’albero (appunto, tree climbing) assicurandosi con apposite funi di sicurezza, leghino con altre funi le sezioni da eliminare, e procedano quindi ad abbattere l’albero pezzo per pezzo, provvedendo poi a calare le parti tagliate. L’abbattimento alberi in tree climbing è una pratica ad alto livello di pericolosità; se infatti ogni abbattimento controllato richiede la massima attenzione (perché qualsiasi cedimento delle funi o malfunzionamento del sistema di piattaforme può causare gravissimi danni a chiunque sia nelle vicinanze dell’albero da eliminare), la modalità in tree climbing espone gli operatori a rischi di sicurezza personale. Per questa ragione il personale che si occupa di abbattimento alberi in tree climbing è sempre formato in maniera specifica ed esperto, per poter affrontare qualsiasi possibile imprevisto si verifichi durante l’arrampicata.

In tutti i casi di abbattimento alberi si rende necessaria una visita preventiva di sopralluogo, che permetta di determinare se si potrà operare al piede, se si renderà necessario prevedere un abbattimento tramite piattaforma aerea, o ancora se si dovrà procedere ad un’arrampicata per un abbattimento in tree climbing.

 

Operiamo su tutta la Lombardia, fino alle province di Varese, Como, Monza e Brianza, Mantova, Pavia e Bergamo, ma la nostra attività si concentra soprattutto nella provincia di Milano. La nostra posizione ci permette inoltre interventi particolarmente rapidi nei comuni di Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Trezzano sul Naviglio, Rozzano, Opera, Corsico, Cusago, San Donato, Settimo Milanese, Rho.

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